Versione per stampa |
La settimana borsistica internazionale al 26 agosto
Nellottava in esame, le iniziative dacquisto sulle principali piazze finanziarie internazionali sono state condizionate ancora una volta dalle vicende connesse al petrolio, le cui quotazioni hanno raggiunto nuovi massimi ad oltre 68 dollari al barile. Hanno fornito un nuovo impulso rialzista a questo riguardo i timori suscitati dalluragano Katrina, che potrebbe danneggiare le piattaforme estrattive nel Golfo del Messico. Nonostante poi le scorte settimanali di greggio negli Stati Uniti siano aumentate più del previsto, quelle di benzina sono dal canto loro diminuite in misura ampiamente superiore alle previsioni, trasmettendo pressione sui prezzi. La quale ultima ha in qualche modo avuto parte, sul fronte valutario, ad un indebolimento del dollaro americano, che ha risentito anche di fattori a carattere tecnico, del declassamento di Rating sulle obbligazioni emesse da General Motors e Ford, e delle non esaltanti notizie congiunturali Usa. Per quanto concerne loro, non si sono apprezzati scostamenti significativi. Le preoccupazioni che il caro-energia possa avere ripercussioni negative sugli utili aziendali e sulla capacità di spesa dei consumatori ha influito sullandamento delle Borse europee, confrontate anche con statistiche economiche in parte contraddittorie. In Germania, si è avuto in agosto un leggero peggioramento del clima degli affari, in presenza però di un progresso nel sottoindice delle aspettative. A livello di Eurolandia, va rilevato un incremento dei nuovi ordinativi per il mese di giugno surriscaldato. I consumi, che finora incredibilmente sono riusciti a sostenere leconomia a stelle e strisce, si sono basati in via primaria sul ricorso al credito, cosa che ha fatto sì che le famiglie americane siano ora sommerse dai debiti. Un parziale supporto allazionario è derivato da un ravvivarsi delle attività di fusione e acquisizione. Lindice guida della Borsa nipponica ha riportato una plusvalenza, giungendo ai livelli più alti degli ultimi quattro anni. Le richieste hanno avuto come protagonisti in ampia misura gli investitori esteri. Il miglioramento delle prospettive economiche interne si è tradotto in un clima molto buono in sede di contrattazioni, determinando come conseguenza un forte interesse nei riguardi dei valori bancari. Non inferiore è risultata la performance delle azioni del settore siderurgico. |
Segnala un amico
Altri articoli da questa sezione
07-01-2022
Il gruppo farmaceutico britannico fornisce un divdendo del 5% (su cui con il Regno Unito non si pagano ritenute alla fonte, dunque niente doppia imposizione). Probabilmente meno rischioso di una obbligazione.
Selezione separata di titoli inglesi al portafoglio mondiale.
|
27-10-2021
Eccessiva la forza della divisa britannica, alla luce anche della nuova emergenza pandemica apriamo posizione in acquisto euro sterlina
|
18-10-2021
I tassi sono saliti più che in qualsiasi altro posto e la ripresa è più lenta del previsto
|
14-07-2021
I dati di inflazione di ieri in America mostrano rialzi diffusi dei prezzi dei fornitori, non a incontrare una maggiore domanda ma a cercare di compensare per le perdite pregresse. Invece hanno corso i titoli del comparto semiconduttori che anticipano di solito la ripresa economica. Ancora valore al titolo del comparto al nostro portafoglio mercato emergenti.
|
18-06-2021
Nessun effetto sulle borse dalle decisioni della Fed ma finalmente l'euro sembra imboccare una strada discendente. Apriremo posizioni al portafoglio cambi contro altre divise, che hanno ancora più potenziale di apprezzamento. Sull'Italia da privilegiare ora gli esportatori, qualche cambio possibile al portafoglio
|