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14-08-2009
L'Europa che non c'è
Pil che almeno a guardare le statistiche ufficiali cresce in Francia e Germania dello 0,3% e continua a scendere nei paesi "poveri" (-1% per la Spagna, -0,5% per Italia e Portogallo). Gli Stati Uniti stanno ritornando ad esportare complice un dollaro troppo debole contro euro, la cui forza artificiale penalizza meno i tedeschi di chiunque altro, perché le esportazioni del paese sono più concentrate in area euro. Nel frattempo la deflazione sta assumendo contorni preoccupanti (-0,7% i prezzi in area euro per luglio). Nonostante le massicce iniezioni di liquidità. l'Europa si avvia con ogni probabilità verso "un decennio perduto" di deflazione e stagnazione, sulla scorta di quanto già avvenne in Giappone. Non ci si lasci ingannare dalla forza artificiale delle borse. Mai nella storia la forte sopravvalutazione dei mercati è risultata sostenibile per effetto di politiche monetarie espansive. |