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26-09-2006
Ma è recessione?
I mercati passano da un eccesso all'altro con una velocità che è quasi infantile. Sino ad un mese fa tutti criticavano le banche centrali per avere smesso di alzare i tassi di interesse. Oggi la curva dei tassi negli Stati Uniti è pesantemente invertita, segnalando che il mercato si aspetta una recessione. Il prezzo del petrolio è sceso sotto i sessanta dollari e i titoli del settore dell''acciaio crollano a piombo. In realtà tutto quello che è successo negli ultimi mesi è che la domanda di consumi durevoli, soprattutto nel settore immobiliare, è scesa, senza peraltro generare quel crollo che molti, inclusi noi, temevamo. Si tratta di un rallentamento fisiologico dopo un lungo periodo di prezzi insensati trainati piuttosto dalla scarsa attrattività dei ritorni del mercato azionario. La seconda economia del mondo, il Giappone, sta inoltre finalmente uscendo da una stagnazione durata oltre un decennio e la Cina, che sta lasciando gradualmente rivalutare lo yuan, dovrebbe riuscire a rallentare il suo ritmo di crescita esplosivo a ritmi più sostenibili senza per questo creare crolli improvvisi . della domanda. Complessivamente, ci sembra un ambiente estremamente favorevole per acquistare azioni, con particolare attenzione al Giappone, che passate le elezioni per il nuovo primo ministro, con Abe candidato quasi certo, dovrebbe ripartire velocemente. |