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10-12-2012

Mercati, Settimana Decisiva

Swap greco cui hanno aderito circa quindici miliardi di investitori esteri, parte di quel sistema bancario "ombra" di cui tanto si sente parlare e cui ragionevolmente possono essere attribuite le responsabilità per uno scollamento totale tra andamento delle borse ed economia reale: molti fondi hedge operano come reali finanziatori di alcune tra le posizioni più rischiose sul mercato, senza che la loro Azione, è il caso dello Swap greco, sia sottoposta ad alcun controllo. Oggi l'operazione dovrà riaprire http://ftalphaville.ft.com/2012/12/10/1303282/an-extended-offer-from-greece/ per trovare dalle banche greche i quattro o cinque miliardi che mancano. L'operazione si concluderà positivamente ma le banche greche sono nella condizione di dover esser salvate un'altra volta perchè hanno sopportato gran parte dell'onere della perdita. I grandi speculatori, che detenevano una cinquantina di miliardi di debito greco, scommettono sul fatto che si procederà ad un'altra operazione di scambio "volontario" a breve dove riceveranno prezzi più alti. Per ora lo Swap è stato pagato con titoli emessi dal predecessore del meccanismo di stabilità con scadenza a sei mesi: una forma di "pagamento" che costituisce monetizzazione del debito, anche se non dichiarata e che ha attirato le cirtiche, giuste della Bundesbank.
In Italia l'evoluzione dei mercati dipenderà dalla percezione che nello scontro tra governo e Berlusconi ci sia o meno una contrapposizione tra Europa e anti Europa. Il ritorno in politica di Berlusconi è una pessima notizia, ma  un bilancio solo numerico delle "misure" del governo Monti è davvero negativo. Facile in questo momento fare Leva sullo scontento in particolare dei piccoli imprenditori (lo stesso sta succedendo in Grecia dove "Alba Dorata" prende consensi da coloro che si sentono più tartassati).
Crediamo, a giudicare dalla prime battute sul mercato italiano che vi sarà una possibile operazione di sostegno, tramite appunto quel sistema bancario "ombra", ad includere i grandi fondi monetari, che enorme parte ha oramai sulle dinamiche di borsa e dei titoli di stato.
In settimana allo scadere elle operazioni Twist della Fed sarà decisivo capire se prevale l'impostazione di immettere ancora più liquidità sul sistema a fronte di un possibile accordo sullo scoglio fiscale, che non può che essere moderatamente recessivo (anche se parte dei democratici hanno optato per una abbassamento delle tutele previste dal programma sanitario di Obama). Qualche voce contraria, per le conseguenze sul bilancio della Fed si è levata all'interno del suo direttorio.
Per una ripresa dell'economia reale in area euro, invece, solo una pesante e duratura flessione dell'euro può ridare fiato alle esportazioni.

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