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05-11-2010
Obbligazioni in Real, il maggior rendimento compensa il rischio di cambio
L'orgia di denaro fresco messo a disposizione dalle banche centrali di tutto il mondo (anche il Giappone si e' allineato stanotte, mentre Trichet non sapendo bene che pesci prendere ha comunicato ieri che le decisioni della BCE sono rinviate di un mese) lontano dall'avere alcun effetto sulle economie reali sta producendo due prinicipali effetti, entrambe perversi. Il primo e' quello di spingere i corsi azionari: in una dichiarazione che ha accompagnato il nuovo programma di "quantitative easing", Bernanke ha affermato che l'aumento dei corsi azionari avra', almeno questa e' la speranza della Fed, l'effetto di aumentare i consumi. Come diceva ieri Bill Gross, numero uno del piu' grande fondo obbligazionario al mondo, l'unica arma rimasta per revitalizzare l'economia e' quella di creare aspettative inflazionistiche (se la gente si aspetta che i prezzi salgano potrebbe aumentare i consumi di oggi) e, aggiungiamo noi, creare effetti ricchezza artificiali. A ben vedere e ' esattamente quello che successe nell'era Greenspan con il mercato immobiliare: la gente si sentiva piu' ricca perche' il valore dei loro immobili saliva e quindi consumava di piu'. Qui la borsa sostituisce l'immobiliare, solo che larga parte di questo rialzo nelle tasche dei risparmiatori non e' finito. I corsi vengono sostenuti artificialmente dagli operatori all'ingross (basta vedere cosa e' successo ieri a Enel Green Power nell'ultima ora di contrattazione dove si sono recuperati miracolosamente diversi percentuali di perdita). Il secondo effetto perverso e' che il denaro invece che stare a casa di chi lo stampa per l'economia reale finisce nelle tasche delle banche che lo dirottano immediatamente verso mercati piu' sani. Il Brasile ha cercato per primo di contrastare questo nuovo fenomeno imponendo due volte tasse sull'ingresso di nuovi capitali destinati ai mercati finanziari domestici. Questo ha portato il Real in pochi mesi da un massimo di 212 per euro all'attuale cambio di 238. Sul breve, con titoli triplo A si spunta intorno all'8% di rendimento a scadenza. Avevamo messo nella nostra newsletter di qualche settimana fa un titolo BEI 9,25% scadenza 2012, che pero' molti sottoscrittori ci dicono non essere acquistabile tramite intermediari on-line. Volentieri rispondiamo dunque a coloro che interessati a questo mercato ci vogliano sottoporre le alternative disponibili presso il proprio istituto. |
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