Forse per la prima volta in Italia assisteremo ad una decisione basata su criteri di valutazione economici e non politici. Sembra infatti che l'attuale esecutivo stia valutando con molta attenzione il ritorno atteso di questo investimento, i rischi e benefici di tale operazione e non ultimo l'opportunità di dedicare risorse umane e finanziarie ad un progetto di tale importanza in un momento in cui il paese è chiamato a ben altre sfide. Ultimi ma non per questo poco importanti i vantaggi competitivi, la possibilità dell'Italia (o meglio di Roma) di competere con un concorrente (Giappone / Tokio) molto più in salute. Al di là della specifica decisione, un segnale pieno di significati ad una nazione chiamata a molti sacrifici.
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