Secondo l'attuale ministro del lavoro Damaino, la riforma Maroni che a partire dal 2008 dovrebbe portare di colpo da 57 a 60 anni l'età pensionabile, colpisce un'intera generazione di lavoratori e va rivista. Come sempre, quando si entra in temi suscettibili di spostare voti, la demagogia prevale. La stessa Corte dei Conti ha ribadito che l'ipotesi sul tavolo del governo di portare solo a 58 anni l'età pensionabile non è sostenibile. Una revisione della riforma porterà probabilmente voti alla coalizione di centro sinistra ma darà un colpo tremendo alle finanze pubbliche.
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