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24-05-2017
PIR e NPL, Strana Crescita Contemporanea nei Valori
Il settantacinque per cento dei Pir ad oggi sono fondi comuni già esistenti prima della norma cui è stato apportato un lieve cambamento: l'unico vincolo di dover investire almeno il 21% in piccole e medie società. Il resto è in larga parte in ETF che investono passivamente: dove sia in questo caso il premio alle aziende meritevoli è incomprensibile perchè un ETF investe appunto passivamente, nelle buone come nelle cattive. Di colpo operatori come Algebris di Serra, che non sono delle Onlus, sembra offrano sino al 40% del valore degli NPL in portafoglio (in questo caso a Banco BPM), il che consente alla banca di non registrare minusvalenza vendendo. Nel caso di Banco-Bpm si dice l'alto valore di liquidazione è dovuto al fatto che sono assititi da ipoteche su immobli di pregio: ma allora non si capisce perchè la banca se ne debba liberare, visto che sono già in portafoglio al 40% oppure perchè non venda direttamente gli immobili di cui se si tratta di sofferenze è entrata in possesso. A questo punto il portafoglio viene cartolarizzato e rimarchiato Algebris: nessun motivo per cui un Pir, magari gestito dalla stessa banca che ha ceduto le sofferenze non lo possa comprare. Bisogna davvero essere convinti del gestore prima di entrare in un Pir: all'inizio si potrebbero trovare le aziende che tanto sono salite nei primi mesi dell'anno ma poi, è difficile altrimenti spiegarsi come mai quel segmento si è bloccato e ora corrono le banche, visto che lo strumento va tenuto cinque anni ci potrebbero finire quote di pacchetti di sofferenze bancarie. Se facessimo un Pir preferirremo decisamente investire su titoli e non su un fondo, così da controllare il contenuto nei cinque anni di detenzione. Meglio in un mandato di consulenza se consente di non tenere esattamente gli stessi titoli per cinque anni: la norma infatti, per contare sulla collaborazione dell'industria del risparmio gestito, prevede rotazione dei titoli ma solo nel caso di un prodotto. In altre parole se abbiamo un dossier titoli amministrato dobbiamo tenere gli stessi titoli in portafoglio per cinque anni per accedere al beneficio fiscale.. |