Decreto per la seconda tranche in borsa di Poste. il cui titolo viene tenuto artificialmente sui livelli del primo collocamento. Il Tesoro ha disperato bisogno di far cassa per circa dieci miliardi, quanto manca per rientrare nei parametri UE dopo la concessione di circa 13 miliardi della UE. Una volta completamente privatizzata gli indirizzi arriveranno dalla CdP che detiene la quota di maggioranza relativa ed è molto probabile che a quel punto, superato l'ostacolo degli aiuti di stato, i prodotti finanziari e le polizze di Poste si aprano all'inclusione di vari titpi di strumenti ibridi, come le obbligazioni subordinate. Riterremmo anche probabile che Poste aderirà al fondo Atlante, che oramai i soldi li cerca da intermediari, in questi giorni si vocifera delle Casse, che intercettano risparmio dei privati ma sono sufficientemente fedeli per seguire il ministero dell'Economia su queste operazioni di contributo"volontario". Sempre però con i soldi dei risparmiatori.
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