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Punto della situazione dopo gli attentati di Londra.
Macroeconomia. In linea con le attese di mercato, sia la Bce che la BoE hanno mantenuto i tassi di interesse invariati rispettivamente al 2% e al 4,75%. Nella consueta conferenza stampa successiva alla riunione, Trichet ha dichiarato che sono state valutate tutte le possibilità di manovra sui tassi e che alla fine si è giudicato l''attuale livello dei tassi adeguato alle condizioni economiche europee. In Usa, buone indicazioni provengono dall''indice ISM relativo al settore dei servizi, salito a giugno sopra le attese dei mercati. L''attenzione è ora rivolta ai dati odierni sul mercato del lavoro. Cambi . Sul mercato dei cambi, i fatti di Londra hanno portato la sterlina al nuovo minimo da 19 mesi sul dollaro sotto quota 1,7397; sostanzialmente stabile invece l''Eur/Usd, che si mantiene sotto la soglia di 1,20. Sul fronte delle Commodities, settimana molto volatile per il petrolio, le cui quotazioni sono influenzate sia dalla minaccia di breve termine rappresentata dagli uragani tropicali (che potrebbero ostacolare la produzione nel Golfo del Messico, e quindi favorire la salita dei prezzi), che dai timori che eventuali nuovi attacchi terroristici potrebbero deprimere la domanda energetica, contribuendo ad un abbassamento delle quotazioni. Attualmente i prezzi sono tornati sopra la soglia di 61 dollari al barile (future WTI agosto ''05). Mercati azionari. La tragedia di Londra ha condizionato solo momentaneamente i principali listini internazionali, che hanno reagito recuperando le pesanti perdite subite successivamente ai fatti. |