Recessione, Se l'Euro Rimane A Questi Livelli Impossibile Da Combattere

Bilancia commerciale che vira in positivo in diversi paesi della periferia, perchè i consumatori dei paesi in recessione possono permettersi sempre meno di comprare merci estere. E questo nonostante, almeno sino a qualche settimana fa, il cambio dell'euro fosse tornato in area 1,2. Ora arrivano le osservazioni, sempre piuttosto tardive, di S&P, che peggiora anche le stime di crescita per l'area nel suo complesso. Per uscire dalla recessione bisogna, in assenza di possibili misure di sostegno vere da governi troppo indebitati, recuperare competitività. Per farlo si può contare sulla cosiddetta svalutazione interna, che comporta diminuzione del costo del lavoro, ma questo crea ulteriore caduta in paesi con tassi di disoccupazione come quelli di Italia e Spagna, oppure sperare in un miglioramento dei rapporti di cambio relativi (per l'Italia basterebbe una riallocazione dal pubblico al privato ma le vicende laziali e il silenzio colpevole del governo non lascino molte speranze). Per la periferia dell'Europa, un cambio euro/dollaro superiore a 1,1, non consente, secondo recenti studi di alcune banche di investimento, alcuna ripresa. Se davvero la BCE fa sul serio, allora dovrebbe promuovere un cambiamento del proprio statuto per includere tra i propri obiettivi la crescita. Allora potrebbe davvero stampare moneta, aumentando l'offerta di euro in circolazione e contribuendo alla svalutazione del cambio relativo rispetto alle altre divise.

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