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Lavoro nel mondo
Lavoro in Italia
14-12-2005

Sony

Siamo sempre più convinti che Sony, gigante dell'elettronica da consumo giapponese sia all'inizio di una profonda fase di rinascita (si vedano i nostri precedenti articoli sulla società con il motore di ricerca del sito).
La nostra convinzione di basa su due elementi fondamentali:
a) una politica di delocalizzazione delle attività produttive verso mercati a basso costo del lavoro, in particolare la Cina (la joint venture Sony- Ericsson nel campo della telefonia mobile ha ottenuto recentemente dalle autorità cinesi l'autorizzazione alla costruzione di nuovi impianti produttivi); lo sforzo commerciale sul territorio cinese sta inoltre portando frutti significativi, in particolare su prodotti a basso costo come Walkmann, il music player portatile risposta a I-Pod;
b) una focalizzazione chiarissima sui prodotti a più alto valore aggiunto. L'azienda ha appena concluso un importante programma di investimento per l'aumento della capacità produttiva di schermi piatti (le televisioni piatte, o home theatre, sono il prodotto di elettronica da consumo a più alto Margine in assoluto). Con l'ultima versione di Play Station il gruppo ha raggiunto inoltre il traguardo di 100 Milioni di unità vendute, quanto nessun altra console per video games.
Le nostre stime per la fine del 2005, migliori di quelle della media degli analisti sono:
(Milioni di dollari)

Fatturato 66.000
Ebit 2.000
Utile netto 1.400
Price Earnings 26
Dividend yield 0,6%

Nonstante il +10% di questo mese, il nostro giudizio sul titolo (più facile da comprare negli Stati Uniti a 37 dollari) è estremamente positivo, anche in considerazione della bassissima esposizione debitoria dell'azienda, che nell'ipotesi di rialzo dei tassi in Giappone, non dovrebbe risentirne in modo significativo. Il titolo appartiene all'indice Dow Jones di sostenibilità.

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