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13-09-2012
Spagna, il Vero Test sulle Intenzioni Europee
Siamo decisamente usciti dal mercato azionario troppo presto, qualche settimana fa, credendo che gli effetti degli annunci della Bce , già a grandi linee conosciuti in antiticipo, e della corte costituzionale tedesca ieri, fossero scontati e compresi per quello che effettivamente sono, delle dichiarazioni programmatiche in presenza di dati economici che comunque impongono sia a Spagna che Italia di ricorrere a qualche forma di aiuto. Nell'incontro dei prossimi giorni a Cipro, dove si parlera' anche del salvataggio del piccolo paese, il tema dominante sara' quello degli interventi sulla Spagna. Rajoy ha piu' volte detto che prima di chiedere aiuti avrebbe voluto conoscere le regole di " condizionalita' " che la Ue avrebbe imposto. Ora con gli Spread che sono scesi sotto quattrocento punti per il paese, il premier spagnolo sentira' naturalmente di avere piu' potere contrattuale e quindi cerchera' di ottenere le condizioni meno onerose possibili. Con i limiti di capienza attuali del fondo salvastati, sanciti ieri dall Corte Tedesca, le risorse non potranno venire dal fondo, che e' incapiente ad accoglierle ; si trattera' soprattutto di attivare il"bazooka" della Bce, che tuttavia puo' intervenire solo sul secondario. Durante una trasmissione ieri su Class CNBC cui abbiamo partecipato un professore della Sapienza diceva che in questo caso alla Spagna e eventualmente all'Italia potrebbe essere consentito di continuare ad emettere sul primario, nonostante la linea di salvataggio. A noi sembra un' ipotesi impossibile da gestire perche' equivarrebbe a non mettere alcuna condizionalita' agli aiuti: come è possibile infatti imporre con efficacia delle condizioni ad un paese in cambio di aiuti se comunque quel paese può andare sul primario a finanziarsi da solo? Continuiamo ad essere convinti che la corsa delle due ultime settimane, che forse si prolunghera' ancora se la Fed stasera annuncera' nuove misure, non sia sostenibile. |