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14-01-2008

Sterlina, ritorno agli anni settanta

La fine degli anni settanta e l'inizio degli anno ottanta segnano uno dei momenti più bui della storia britannica. Fu quello il motore per l'inizio dell'era del liberismo della Thatcher: una serie di privatizzazioni iniziò a piovere sul mercato azionario, mentre la politica fiscale era tutta rivolta ad attrarre nuovi capitali, privati e di impresa. Oggi sull'economia del Regno Unito aleggiano spettri antichi: la possibile nazionalizzazione di Northern Rock, la contrazione del mercato immobiliare, un primo ministro che non ha il carisma del suo predecessore. La sterlina tocca oggi il nuovo minimo storico contro euro ( che vale più di tre quarti di una sterlina, equivalenti ad un cambio storico tra le 2300 e le 2400 lire). E' giustificato? La sterlina si è indebolita soprattutto contro l'euro (circa il 14% in sei mesi) per ragioni legate al restringersi dei differenziali di tassi positivi a favore della divisa britannica. Al di là delle differenze di misurazione l'Inflazione è più o meno la stessa che in Europa, come dimostra l'aumento dei prezzi alla produzione segnalato stamane dalla Banca d'Inghilterra. In termini di fabbisogno energetico, il governo britannico ha autorizzato la scorsa settimana un programma di costruzione di nuovi reattori nucleari, considerati (unico paese occidentale ad avere superato con forza l'ipocrisia che avvolge il tema) fonte di energia pulita. Già oggi la Gran Bretagna dipende dal petrolio molto meno dell'Europa, producendo circa un quarto del fabbisogno interno dal nucleare; l'Inflazione da prezzi delle materie prime ha quindi meno impatto sull'economia britannica (che tra l'altro hapiù servizi e meno industria) che su quella continentale. Quanto alla crisi del sistema finanziario, la Northern Rock è solo un'anticipazione di quanto può avvenire in qualsiasi momento a molte istituzioni del continente concentrate sul credito al consumo (Northern Rock non ha avuto un problema sui mutui, ma sulla difficoltà di approvvigionarsi sul mercato dell'interbancario), che raccolgono sull'interbancario e non sui depositanti. Non esiste poi alcuna piazza Finanziaria europea in grado di sostituire Londra. Le peggiori bolle speculative sul mercato immobiliare, sono infine concentrate sulla Spagna e sull'Irlanda, che adotta l'euro.
La Banca Centrale Europea non può più sostenere, come ha fatto per tempo, che i problemi di cambio vengono dalla debolezza del dollaro, perché l'euro ha guadagnato terreno contro yen, renmimbi, sterlina e dollaro. E' l'euro ad essere sopravvalutato. Quando la BCE si convincerà finalmente ad abbassare i tassi assisteremo con ogni probabilità alla più severa caduta del valore dell'Euro dalla sua adozione.

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