Forse nel tentativo di recuperare la pesante minusvalenza potenziale sulla sua partecipazione in Telecom Italia (dove le banche azioniste di Telco sono anch'esse incagliate in qualche miliardo di potenziali minusvalenze), Fossati, della famiglia una volta proprietaria di Star, lancia un affondo frontale a Bernabè. La direzione attuale, anche se di nomina politica, sta facendo quello che può, avendo ereditato dalla gestione Tronchetti una situazione disastrosa. Il comportamento di Fossati mima quello di Icahn che sia in Motorola che in Yahoo è riuscito a ottenere alcuni posti in consiglio; ma se Icahn sembra avere alcune ragioni valide in entrambe i casi, qui l'Azione sembra solo volta a recuperare il proprio denaro. L'azienda non ha bisogno oggi di un altro sconvolgimento e di certo Marco Fossati non ha l'esperienza del settore necessaria per aggiungere valore all'azienda. Fa pensare il fatto che l'imprenditore brianzolo sia indicato tra quelli, insieme, tra gli altri, a Ligresti e Toto di Air one che dovrebbero partecipare al piano di rilancio per Alitalia; l'operazione è sotto la regia di Banca Intesa, incagliata in Telco come altre banche, che al coinvolgimento di Fossati in Telecom non sembra del tutto estranea.
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