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23-12-2016

Tutti i Trucchetti del Decreto SalvaBanche

A volte viene il dubbio, quando si leggono le versioni giornalistiche di quello che succede nelle banche http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-12-22/verso-rimborso-integrale-gli-obbligazionisti-subordinati-retail-215130.shtml?uuid=ADKBl6IC che si scriva, un po' come avviene spesso nelle recensioni, senza avere visto il film. Il decreto emanato stanotte http://www.governo.it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-5/6410, per quanto attiene al Monte dei Paschi, non dice una parola sulla tutela dei detentori privati di obbligazioni subordinate. Si limita semplicemente a dire che le subordinate si tradurranno in azioni al 100% del valore Nominale. Quindi se un privato ha investito dieci mila euro in una subordinata, che sino all'altro ieri ne valeva cinquemila sul mercato, converte diecimila euro in azioni Monte Paschi che valgono diciamo quindici euro. Con il successivo intervento dello stato le azioni vengono diciamo non azzerate ma scendono a cinque. Quindi l'investitore si trova, invece che i dieci mila euro iniziali, tre mila euro (qundi meno di quanto avessse vendendo le subordinate). A quel punto si legge sulla stampa http://www.repubblica.it/economia/2016/12/23/news/mps_governo_salvataggio_fondo_banche-154704338/?ref=twhr&timestamp=1482467250000&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter potrà convertire azioni in obbligazioni ordinarie, ma per tremila euro. Conclusione: faceva meglio a venderle a cinquanta.
L'altra furberia inclusa nel decreto è quella di consentire alle aziende che si trovano in difficoltà di emettere obbligazioni con la garanzia e il Rating dello stato: ma la garanzia dello stato può essere estesa nei limiti dei venti miliardi dunque se MPS assorbe, tra sofferenze e aumento di captale, larga parte di queste risorse, si tratta di una garanzia del tutto teorica. Ma soprattutto le banche che chiedono tale garanzia devono rispettare certi requisiti patrimoniali che evidentemente non rispettano se chiedono quella garanzia, leggere il decreto per credere. 
Sintanto che si continua a raccontare bugie, la situazione non può che peggiorare: molto meglio mettere MPS in risoluzione che rischiare l'aumento di capitale di Unicredit (che non ha un consorzio a fermo); ma quello viene a giugno e magari ci sarà un altro governo, la politica pensa sempre di più al breve termine.
 
 

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