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31-03-2020
Tutto Finito?
La unica cosa sicura è che le cifre dei bollettini della protezione civile non vogliono dire niente, basta incrociare i dati delle vittime sui presunti contagi per capire che non può essere morto il dieci per cento dei contagiati. La sensazione da qualche giorno è che tutti pensino la cosa sia in via di risoluzione e i rimbalzi in America sono signficativi, particolarmente nel farmaceutico. Alcuni titoli nel settore non hanno perso praticamente nulla. Di ieri l'accordo con l'Abi, che avevamo immaginato arrivasse nella newsletter scorsa, per scontare la cassa integrazione. Non sono certo che le banche abbiano la capictà Finanziaria per portare a sconto decine di miliardi, nè che sia facile accedervi, pensate solo alle code in banca perché questa non sarà una procedura da gestire on-line. Se i dati della protezione sono invece corretti, l'ipotesi che circola maggiormente è che i primi che torneranno a lavorare sono quelli che hanno già fatto la malattia. E' una idea bislacca prima perché non è provato che chi la ha fatta sia immune e perché così si discriminano molti che magari che sono rimasti più ligi alle regole. Per riaprire bisogna che sia approvato un kit di diagnosi che si possa comprare privatamente, ora i kit li possono analizzare solo i laboratori. Di progetti ce ne sono mille, simili a test per verificare la gravidanza. Senza questo passaggio, che il contagio vada o meno a zero, è la paralisi completa. Rimangono molte occcasioni in borsa ma l'America è senz'altro il mercato dove si potranno cogliere prima. Ma vi sarà crediamo ancora una pesante correzione, quando si capirà che non è tutto finito, quanto meno per l'economia, anche per quella americana |